Il Manifesto Pubblicitario, ne parliamo sul blog | Studio Logos Agenzia
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IL PIÙ ANTICO MEZZO DI COMUNICAZIONE: IL MANIFESTO PUBBLICITARIO

IL PIÙ ANTICO MEZZO DI COMUNICAZIONE: IL MANIFESTO PUBBLICITARIO

La storia del manifesto pubblicitario ha radici più antiche del marketing per come lo conosciamo oggi: ogni qualvolta occorresse comunicare un’informazione importante si stampavano manifesti e volantini per poi affiggerli o distribuirli e fare informazione di ogni genere, dalla politica alla religione alla pubblicità per ogni tipo di prodotto e/o servizio.

Nel ‘700 la pubblicità occupava in modo stabile la quarta pagina dei quotidiani con piccole inserzioni/annunci gratuiti, ma verso la fine del ‘700 se ne intuì il potenziale e divennero annunci a pagamento.
Lo sviluppo e la nascita dei manifesti pubblicitari, per come li intendiamo ai giorni nostri, risale a fine ‘800 nelle grandi città come Parigi e Londra, dove la rivoluzione industriale stava coinvolgendo tutti.
Artisti ed editori non poterono non lasciarsi contagiare dalla moda del momento.

Da Parigi Camille Pissarro, in una lettera a suo figlio, scrisse: “Al momento le stampe sono l’unica cosa che interessa, è una mania, i giovani artisti non fanno altro che questo.”
Un fenomeno dalla portata mondiale stava nascendo, nel quale ben presto tutti avrebbe investito, infatti nel 1912 a Londra nacque la prima agenzia pubblicitaria della storia.

Vi siete mai chiesti il motivo della presenza, così importante e quasi totalitaria, della figura femminile nella pubblicità?

La risposta è un nome, Jules Chéret. Pubblicitario e pittore, comprese al volo l’importanza dell’immagine rispetto al testo e come da qui derivasse la necessità di attirare l’attenzione con immagini che fossero quasi magnetiche.
In tutta la sua carriera Jules Chéret realizzerà più di 1000 manifesti dall’alto valore artistico guadagnandosi il titolo di “Padre del poster pubblicitario”.

La presenza della donna nella pubblicità è influenzata anche dalle correnti artistiche dell’800, tra cui il Romanticismo nel quale la figura femminile ha un ruolo centrale. Con la diffusione dei manifesti pubblicitari nell’800 l’uso della figura femminile per catturare l’attenzione e bendisporre i potenziali clienti diventa il fulcro della comunicazione.

Nel corso della storia, la figura della donna rimane sempre centrale, in certi casi interpretata in maniera geniale, provocatoria, altre, ahimé, orribilmente penosa, ma nonostante questo, il manifesto pubblicitario negli svariati soggetti e in tutti i suoi formati, era ed è, un caposaldo della comunicazione.

Ad oggi il manifesto deve essere attrattivo, immediato e creativo: nella composizione, nei colori -in armonia o contrastanti fra loro- e nel messaggio pubblicitario perché i tempi di lettura degli utenti sono diventati veloci e sfuggenti. Pensate a dover imprimere un messaggio ad un automobilista di Milano!
Non a caso i formati dei manifesti sono diventati enormi, tanto da occupare intere facciate di palazzo.

Il manifesto pubblicitario ha, ovviamente, un suo target, per questo, noi di Studio Logos, studieremo per te la campagna pubblicitaria che meglio ti si addice, un progetto fatto su misura!

Contattaci per tutte le info!

ALCUNI ESEMPI DI MANIFESTI PUBBLICITARI STORICI E MODERNI

Immagini dal web

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sara@studiologos.eu