Ma chi è che ha detto che il divertimento deve essere bandito dal lavoro? -
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Ma chi è che ha detto che il divertimento deve essere bandito dal lavoro?

Ma chi è che ha detto che il divertimento deve essere bandito dal lavoro?

Ma chi è che ha detto che il divertimento deve essere bandito dal lavoro?

Questo è il periodo dell’anno delegato alle ferie. Più o meno la maggioranza di noi si sta godendo qualche giorno di riposo al mare o in montagna. E mai come quest’anno, dopo gli stop forzati da Covid 19, è importante ricaricare le pile.
E tornare al lavoro può apparire ancora più difficile.

Ecco, proviamo a pensare di trasformare il nostro lavoro e il nostro ambiente lavorativo in qualcosa di più sereno e giocoso. 
Ne beneficerà anche la produttività e l’efficienza!

Una risata ci salverà sempre!

Come dice Daniel Pennac, saper ridere di noi stessi e non prenderci troppo sul serio sono due superpoteri. Doti eccezionali.
E allora accendiamo quella musica di sottofondo mentre lavoriamo! Facciamolo quello scherzo innocente e allegro al nostro collega! E finché non vinceremo tutti al Superenalotto cerchiamo di rendere le nostre giornate più gioiose.

La risata è potente, energica, vitale. Al bando i musi lunghi!!! 

Noi abbiamo sposato il concetto di “ozio creativo”, elaborato nel 1995 dal sociologo Domenico De Masi.
Due parole apparentemente in antitesi; nulla a che fare con la pigrizia! L’ozio creativo è quella condizione in cui si trova colui che, svolgendo un lavoro di tipo intellettuale o artigianale, non solo lavora e quindi crea ricchezza, ma allo stesso tempo si diverte anche, perché l’attività gli piace.

Fortuna la nostra? Forse. Di sicuro tanto impegno.
Perché saper ridere al momento giusto non è sempre facile. Ma non smettiamo mai di provarci 😉

Raffaella Chierici
raffaella@studiologos.eu